Cari ragazzi e ragazze inizia il nostro primo articolo di approfondimento sugli abbinamenti cibo/vino.
Iniziamo appunto con l’ingrediente re della cucina italiana: la pasta! “La pasta è quel prodotto ottenuto dalla miscelazione, impastamento, gramolatura, trafilatura, essicamento e confezionamento di semola di grano duro ed acqua”. I fattori importanti dei quali dobbiamo tenere conto per quanto riguarda questo alimento sono: la provenienza, le caratteristiche della semola, la lavorazione e gli ingredienti aggiuntivi (spinaci, pomodoro, ecc…).
I tipi di pasta possono essere svariati, ricordiamo principalmente:
– paste speciali, con ingredienti vari;
– pasta all’uovo;
– pasta fresca;
– paste ripiene, ecc

La caratteristica principale che ha la pasta è quella della “tendenza dolce”, anche in presenza di condimenti e salse, questa tendenza dolce è data dall’amido, che ritroviamo anche nel riso, ma in linea generale è proprio il condimento che andrà a decidere l’abbinamento con il vino.
Ricordiamo, come avevamo accennato nel precedente articolo (https://blog.giallozafferano.it/tradizioneeinnovazione/abbinamento-cibo-vino-consigli-pratici/), che la struttura e la persistenza vanno per concordanza!
Procediamo quindi con qualche esempio utile e pratico.
Per quanto riguarda la pasta con sughi leggeri, come al pomodoro, alle verdure o all’olio, troveremo una tendenza dolce abbastanza percettibile perché non troppo “coperta” dal sugo, quindi con persistenza non particolarmente pronunciata, andremo ad abbinare dei vini abbastanza morbidi, freschi e non troppo sapidi o persistenti. (ad esempio: Malvasia, Verdicchio, Pinot bianco e grigio del Friuli, Passerina…)
Attenzione: se aggiungessimo pecorino, capperi, parmigiano o altri elementi che aumentano la persistenza e la struttura del piatto, potremmo abbinare anche un rosè come per esempio un Chiaretto, un Lugana o un Soave. Ricordatevi che il pomodoro fornisce acidità quindi dobbiamo cercare un bianco relativamente morbido.

Per la pasta con sughi marinari, quindi a base di pesce o frutti di mare, avremo più aromaticità, più succulenza, più persistenza e più persistenza dolce data dai crostacei, nel caso ce ne fossero. Il vino dovrà essere quindi secco, caldo e morbido tipo una Falaghina, un Vermentino di Gallura, un Etna Bianco o un Fiano.
Se avessimo della pasta con sughi a base di carne o formaggi, dovremmo abbinare a volte un vino bianco strutturato come uno Chardonnay mentre a volte un vino rosso come Chianti, Aglianico, Vino Nobile di Montepulciano, Rosso di Montalcino…qui ritroviamo aromaticità, sapidità, grassezza nel caso ci fosse del formaggio, succulenza se è presente della carne; quindi il vino deve essere caldo, alcolico ma non troppo e di corpo.

Nelle paste ripiene come tortellini, ravioli ecc.. ci sarà tanta succulenza o la grassezza nel caso ci fosse il brodo. Vino da abbinare? Un Lambrusco o un Pignoletto! Qui quindi vige la regola dell’abbinamento per “tradizione”, quindi utilizzando un vino del territorio.
Elenco di possibili “giusti” abbinamenti:
- Pasta al pomodoro: Fiano di Avellino, Prosecco, Chiaretto
- Pasta alle verdure: Pigato, Lugana
- Spaghetti allo scoglio: Sauvignon, Gewurztraminer (se c’è qualche spezia in più), Greco di Tufo
- Pasta con ragù di selvaggina: Montepulciano
- Pasta alla carbonara: Verdicchio, Cerasuolo d’Abruzzo, Chardonnay barricato, Barbera
- Pasta al pesto: Vermentino, Pigato, Muller Thurgau
- Tagliatelle ai funghi porcini: Chardonnay, Sauvignon Blanc, Chianti
- Spaghetti alle vongole: Ribolla Gialla, Malvasia, Soave
- Pasta aglio, olio e peperoncino: Timorasso, Cirò Rosato
- Pasta al ragù: Chianti, Nebbiolo, Valpolicella Classico
- Gnocchi burro e salvia: Chardonnay, Traminer
- Pasta all’amatriciana: Montepulciano d’Abruzzo, Frascati Rosso, Riesling Italico
- Pasta alla norma: Verdicchio dei Castelli di Jesi, Lugana, Falanghina
- Pasta ripiena alla zucca: Franciacorta, Lambrusco, Bolgheri rosato
- Tortelli ricotta e spinaci: Pinot bianco, Moscato Secco
E voi, siete d’accordo?