Ieri sera ho degustato due vini della cantina siciliana “Caruso & Minini” e ne sono rimasta affascinata. Quando pensiamo alla Sicilia immaginiamo subito il mare, i cannoli, gli arancini, il cioccolato di Modica e…. il vino!
La Sicilia negli ultimi anni ha fatto un enorme salto qualitativo arrivando a livelli enologici notevoli ed è grazie a questa innovazione che le cantine, come Caruso & Minini, hanno cominciato ad esportare il loro vino in tutto il mondo!
Io ho avuto la possibilità di assaggiare due vini: il Catarratto Bio Sicilia DOC e il Nero d’Avola Bio Sicilia DOC. Ci tengo a sottolineare che sono entrambi vini biologici.
Cominciamo a parlare del Catarratto dato che è la prima bottiglia che ho aperto! Il vitigno Catarratto è uno dei vitigni più diffusi e più importanti in tutta la regione, lo possiamo anche definire un vitigno autoctono (anche se alcuni non amano questo termine), con questo vitigno si produce anche il famosissimo vino liquoroso “Marsala”, per capire appunto quanto il Catarratto sia parte della viticoltura siciliana. In particolare in cantina svolge la criomacerazione in acciaio inox a temperatura controllata ( 4°C) per 12-24 ore, cos’è la criomacerazione? È quel processo che permette di estrarre le sostanze presenti nella buccia dell’acino arricchendo così il prodotto finito, specifico che questo processo lo si fa per i vini bianchi di qualità!
Caruso&Minini ha creato questo fantastico prodotto di un colore giallo paglierino intenso e carico, dal profumo gradevolissimo del Catarratto e della frutta tropicale accompagnata da mela e pera, con una leggera nota marina. Il palato si concentra sulle morbidezze, un sorso morbido e caldo contrapposti da un’acidità schietta, la finezza la si percepisce con una persistenza invidiabile.
Io ho abbinato questo vino ad un piatto di pomodoro e mozzarella di bufala, ma la prossima bottiglia la vorrei assaggiare con una pizza con i capperi!
Bene, dopo aver assaggiato il Catarratto Bio, proviamo il Nero D’Avola. Dicono che il nome originario era “Calaulisi”: cala (uva) e Aulisi nome dialettale per Avola, quindi uva d’Avola. Le uve vengono selezionate e raccolte a mano. La macerazione e la fermentazione avviene per 15-20 giorni accompagnata da una fermentazione malolattica.
Una trama intensa ci invoglia a scoprirne di più di questo vino, profumo di fiori rossi, frutta rossa come le more e ribes con una nota speziata di pepe nero. Un sorso morbido, caldo avvolto da un tannino presente e ben amalgamato.
Abbinamento? Con una pasta alla norma con pomodori secchi con una bella manciata di origano. Wow, sublime!
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Cin cin!