L’estate sta arrivando e i primi caldi si fanno sentire. Quello che mi sono chiesta e che vorrei trattare in questo articolo è proprio la questione: quale vino bere con il caldo torrido dei prossimi giorni?
Prima di tutto è giusto dire che qualsiasi vino si scelga di bere, deve essere servito alla temperatura corretta. In questa stagione più che mai le temperature di servizio nei locali, enoteche e degustazioni sono penalizzate dalla difficoltà di gestione del servizio.
Le giornate calde spingono il bevitore a prediligere una bevanda fresca, dissetante e che riesca a colpire i nostri sensi, a stupirci, lasciando il nostro palato delicatamente rilassato.
Gli spumanti e i vini bianchi sono quindi i più apprezzati sotto il sole cocente estivo. I bianchi, soprattutto tendenti alla sapidità, regalano freschezza durante i nostri aperitivi e cene, lasciandoci soddisfatti.
Altra categoria ancora poco diffusa, ma sicuramente da nominare, sono i vini rosati, poco bevuti, poco apprezzati, ma dalle enormi potenzialità di freschezza: il loro colore già ci cattura, con sfumature ed intensità differenti.
Perché non assaggiare quindi il “Five Roses”, nato nel 1943 e primo tra i vini rosati ad essere imbottigliato e commercializzato; Salento IGT composto dal 90% da Negroamaro e 10% da Malvasia Nera di Lecce. Il suo colore nasce dalla macerazione pellicolare delle uve ad un temperatura di 10°, al fine di estrarre i pigmenti e i profumi presenti nelle bucce donando sentori freschi ed estivi.
Ottimo connubio tra una bollicina e un rosè è il Matta Vezzola Costaripa brut rosè, metodo classico composto dal 80 % da Chardonnay e 20% da Pinot Nero. Assaggiato ancora giovane, ha un colore rosato tendente all’antico, con sentori di frutta matura e sottobosco, ottimale il servizio a 4°C per coglierne l’eleganza. Noi l’abbiamo degustato a Mirano, in un piccolo eno ristorantino, all’aria aperta, dopo una lunga giornata di lavoro.
Non possiamo di certo aspettarci da questi vini una grande struttura, ma la piacevolezza del momento può andare oltre a tutto ciò: possiamo quindi goderci questo attimo di relax, degustando un buon vino e apprezzandolo per quello che sprigiona nel bicchiere.
Ma perché non degustare un buon vino rosso di media struttura? Qui siamo in un ristorante nei Colli Euganei e abbiamo scelto di bere Bourgogne Pinot Nero della cantina Antonin Rodet, annata 2015 100% Pinot Noir.
I vigneti sono coltivati principalmente nelle zone del Mâconnais e della Côte Chalonnaise. La fermentazione avviene in vasche d’acciaio per circa due settimane. Il vino matura successivamente in barriques di rovere francese per circa sei mesi prima di essere imbottigliato.
Ottimo per una cena a base di carne bianca, buona freschezza e buona sapidità, il perfetto abbinamento con una notte romantica d’estate. Il tannino non è aggressivo e piacevolmente amalgamato ai vari sentori che ricordano frutta rossa come il lampone.
Notiamo come il profumo cambia nell’arco della cena, più si arieggia, più i profumi volgono su una complessità diversa ma pur sempre fresca.
Vi lasciamo quindi augurandovi dei sorsi estivi che rimarranno impressi nelle vostri menti: ricordi costruiti grazie ad una cena, agli amici e ad un buon vino, al mare, in montagna o in città…assaporate quest’estate con tanti piccoli sorsi di piacere.